Piano
secondo
Santi e beati del Castelnovese:
San Giuseppe Cafasso
Nato a Castelnuovo d'Asti il 15 gennaio 1811 Morto a Torino il 23 giugno 1860
Sepolto a Torino al Santuario della Consolata Sacerdote. Docente di teologia morale. Confessore e assistente dei carcerati Proclamato Beato il 3 maggio 1925 da Pio Xl Proclamato Santo il 22 giugno 1947 da Pio Xli Celebrazione liturgica: 23 giugno
Patrono: carcerati e condannati a morte

Giuseppe Cafasso nacque in una semplice famiglia contadina molto religiosa, a Castelnuovo d'Asti -lo stesso paese di san Giovanni Bosco- il 15 gennaio 1811. Era il terzo di quattro figli. L'ultima, la sorella Marianna, sarà la mamma del beato Giuseppe Allamano, fondatore dei Missionari e delle Missionarie della Consolata.
A Castelnuovo il Cafasso frequentò la scuola pubblica, proseguendo gli studi secondari e il biennio di filosofia nel Collegio di Chieri e, nel 1830, passò al Seminario teologico, dove, nel 1833, divenne prete a soli 22 anni.In seguito entrò nel Convitto Ecclesiastico di San Francesco d'Assisi a Torino, fondato dal teologo don Luigi Guala, dove avevano accesso i sacerdoti per accrescere la conoscenza della dottrina e gli insegnamenti. Lì rimase tutta la vita prima come allievo, poi insegnante, direttore spirituale e infine come Rettore, formando sacerdoti, preti diocesani e indirizzandoli alla carità. Una felice espressione di san Giovanni Bosco, esprime il senso del lavoro educativo in quella Comunità: "al Convitto si imparava ad essere preti".
Amico e padre spirituale di don Bosco, gli fu prodigo di consigli nella missione di aiutare i ragazzi indigenti di Torino; a lui accorrevano vescovi, sacerdoti, religiosi, laici eminenti e gente semplice: a tutti sapeva offrire il tempo necessario.
Ricordato per l'aiuto ai carcerati e per l'assistenza ai condannati a morte che accompagnava fino al patibolo nello slargo di corso Regina Margherita, ancora oggi denominato Rondò della Forca. Il Rondò dista dal centro salesiano di Valdocco poche centinaia di metri.